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Fotografare le città

Per esperienza personale, posso tranquillamente affermare che tre giorni trascorsi a Praga, Parigi, Budapest, Londra, Lisbona, Istanbul o Dublino, tanto per fare qualche nome, sono sufficienti per tornare a casa con un portfolio ben strutturato e vario, da proporre a riviste di viaggio, agenzie di stock o solamente per farne un uso personale.

Le aree metropolitane

Le grandi capitali, in particolare quelle europee, sono oggi tra le mete fotografiche preferite sia dai fotoamatori che dai professionisti del nostro continente, in quanto facilmente raggiungibili a costi del tutto accessibili. Le agenzie di viaggi offrono pacchetti “all inclusive” alla portata di tutti, in particolare anche dei più giovani. Per esperienza personale, posso tranquillamente affermare che tre giorni trascorsi a Praga, Parigi, Budapest, Londra, Lisbona, Istanbul o Dublino, tanto per fare qualche nome, sono sufficienti per tornare a casa con un portfolio ben strutturato e vario, da proporre a riviste di viaggio, agenzie di stock o solamente per farne un uso personale.

Le tematiche da affrontare quando si fotografa in ambienti urbani, sono molto simili a quelle che possiamo incontrare nella fotografia di paesaggio. Come sempre fondamentali sono la scelta dell’ora in cui scattare, della luce che meglio si adatta al soggetto messo nel mirino e dell’inquadratura che deve essere la più essenziale possibile, senza comprendere elementi inutili e di disturbo. Chi si avvicina per la prima volta a questo tipo di fotografia in alcuni momenti può avere la sensazione di essere immerso in una cappa di nebbia e di percepire indistintamente ciò che lo circonda, riscontrando una certa difficoltà nel trovare un soggetto diverso dall’altro. Riflettendo con più attenzione, si renderà conto che, al contrario, le città oltre ad essere un’ottima palestra per chi vuole migliorare e sperimentare, sono una miniera inesauribile di spunti fotografici, che vanno dal paesaggio urbano alla foto di street.

Le principali tematiche

Prima di iniziare una sessione fotografica è fondamentale chiarirsi le idee: vogliamo dare un senso compiuto, un filo conduttore alle nostre foto o solo cogliere gli aspetti di ciò che abbiamo intorno che casualmente ci colpiscono?
Nella prima ipotesi, ci si soffermeremo prevalentemente su monumenti, magari selezionandoli per il genere e cercando di trovare punti di vista particolari.
Nella seconda, l’occhio attento, deve scandagliare ciò che ci circonda per cogliere tra linee rette, curve, palazzi, ombre e luci gli elementi utili per ottenere un’immagine gradevole. Un’attenzione speciale, ancor prima dello scatto, deve essere posta ai controluce ed ai forti contrasti chiaro/scuro in cui solitamente ci si imbatte al solo svoltare l’angolo di un palazzo; nel caso di grattacieli o di edifici sviluppati in altezza, vanno considerate le linee convergenti verso l’alto, che nella maggior parte dei casi sono fastidiose ma che, se usate con perizia, possono dare origine a scatti creativi ed allo stesso tempo singolari.

Le focali corte, a fronte di piazze, strade di grandi dimensioni sono quelle che riescono a rendere meglio la sensazione che prova il turista quando viene colpito dall’immensità degli spazi di una grande città. Questo non deve farci pensare che l'utilizzo di teleobiettivi moderati sia del tutto inutile, anzi sono funzionali a cogliere i dettagli come ad esempio il particolare interessante di un monumento, o un volto espressivo incontrato lungo la strada, immagini che ci consentono di arricchire il nostro lavoro.

Fotografare di notte

La fotografia notturna, ha sempre un grande fascino, tuttavia per ottenere risultati soddisfacenti è necessario possedere una buona tecnica di base e conoscere perfettamente la propria fotocamera. I moderni esposimetri sono in grado di funzionare nelle condizioni più difficili, anche se nelle foto notturne realizzate nei centri urbani , sono spes s o port at i a sovresporre. Le luci delle vetrine, le insegne ed i lampioni risultano così troppo luminosi e l’atmosfera notturna tende a svanire. E’ opportuno quindi operare in manuale e applicare la tecnica del bracketing, solitamente tre scatti a partire da un tempo di un secondo, che ci consente quindi di scegliere il fotogramma con la migliore esposizione. Nelle riprese notturne le fotocamere di digitali di ultima generazione, danno oggi un grande aiuto ai fotografi, con la possibilità di scattare a mano libera, grazie alle altissime sensibilità raggiungibili: vi garantisco che i risultati che si possono conseguire sono considerevoli.

Personalmente preferisco riprendere le città, quando la notte è al suo inizio, durante l’ora – blu -, che si mostra in tutto il suo splendore appena dopo il tramonto. In fotografia è quel momento in cui la luce crepuscolare crea una particolare tridimensionalità sui soggetti e la luminosità diffusa dona migliore leggibilità all’immagine nel suo complesso: è una condizione ideale per realizzare immagini notturne.
Fanno parte di questa tipologia di foto anche quelle legate al - night life - molto richieste ed apprezzate sia dalle riviste del settore che dagli Enti del Turismo. Raccontare come si svolge la vita notturna nelle piazze, nei locali alla moda, mode e tendenze di una città, suscita sempre un notevole interesse nei lettori e negli appassionati di viaggi e turismo.

I Riflessi

Nei centri urbani è ormai frequente incontrare edifici con le facciate interamente vetrate, che non offrono al fotografo solamente un valore documentaristico, ma molto di più. Riprendere ciò che si rispecchia sullo loro pareti, è interessante e creativo, ed a seconda dei casi possiamo trovarci di fronte a riflessi cangianti con il cambiare delle ore o ad immagini simili a mosaici. Nelle città di mare o attraversate da fiumi, fotografare i riflessi sull’acqua immobile è un esercizio stimolante. Se l’elemento che si specchia ha tinte forti, possiamo ottenere immagini astratte, ricche di colori e di notevole impatto visivo; nel caso che a riflettere il loro profilo, siano monumenti, palazzi o ponti, riusciremo comunque ad realizzare foto diverse da quelle usuali. In alcune occasioni può bastare anche l’acqua di una semplice pozzanghera per raggiungere un buon risultato.

3 consigli pratici

  1. Aggirarsi in città poco conosciute con equipaggiamenti fotografici costosi in bellavista può esporci all’attenzione di malintenzionati: scegliete con cura i luoghi da visitare e, se possibile, fatelo in compagnia.
     
  2. È davvero comodo avere con sé una piccola torcia elettrica. Torna utile, fra l’altro, nelle sessioni notturne per cercare nella borsa oggetti e accessori come il telecomando, la scheda di memoria e quanto occorre.
     
  3. In caso di pioggia, bisogna essere pronti a riparare se stessi ma anche a proteggere le apparecchiature con impermeabili, buste di plastiche, ecc.ecc.


Privacy e questioni legali

Un’attenzione particolare merita la problematica relativa alla pubblicazione di foto a persone senza incorrere nei reati previsti dalla legge. Se si pensa di pubblicare questo tipo di immagini, è opportuno richiedere a monte la liberatoria al soggetto fotografato.
Proprio per questo è consuetudine dei professionisti portare con se l’apposito modulo da far firmare all’interessato, anche se per esperienza personale vi assicuro che non è sempre facile procedere.
Spesso e volentieri si omette quest’incombenza, tentando la sorte nella speranza che la persona in questione non venga mai a conoscere che la sua immagine è stata pubblicata su una rivista o sul web. In caso contrario si confida nella sua benevolenza. Nel sito dell’Associazione Fotografi Professionisti vengono riportati esempi che sicuramente aiutano a comprendere quando gli scatti sono consentiti o se, invece, è necessaria almeno una liberatoria da parte dei soggetti interessati.
www.fotografi.org/pubblicabilita_foto_ritratto_esempi_concreti.htm