La scelta delle ottiche
La scelta delle ottiche da mettere in borsa varia a seconda della tipologia del viaggio da affrontare. Generalmente due reflex unitamente alla tripletta di zoom messa a disposizione da quasi tutti i brand produttori, 14-24, 24-120 e 70- 200 sono più che sufficienti a coprire le necessità per realizzare un reportage di qualsiasi tipo. Naturalmente, la questione cambia nel caso in cui si sappia in partenza di dover effettuare anche una ripresa in teatro o un servizio sportivo all’interno di un palazzetto. In tal caso un tele medio, fisso e luminoso, ci ripaga con la qualità delle immagini ottenute del peso che abbiamo dovuto sostenere per portarlo con noi. Quando il nostro viaggio si caratterizza fortemente per l’opportunità di effettuare riprese naturalistiche, oltre alle ottiche base, si rende necessario aggiungere un teleobiettivo dai 300mm in su, luminoso per poter eventualmente aggiungere un buon duplicatore di focale. In questo caso il peso da sobbarcarsi aumenta (e ancor più l’impegno economico).
Infine un cenno alle questioni doganali. Se ci si muove all’interno della Comunità Europea, non ci sono particolari formalità da seguire per il trasporto dell’attrezzatura fotografica, anche se è buona norma stilare un elenco del materiale che portiamo in viaggio, con relativi numeri di matricola, certificati di proprietà e ove possibile, scontrini d’acquisto o fatture, al fine di dimostrare di essere i legittimi proprietari. Se invece si parte per un Paese extracomunitario, è opportuno fornirsi dei coupon ATA per l'attrezzatura che temporaneamente esportiamo. Altra soluzione, abitualmente accettata dalla maggior parte degli uffici doganali, è quella di presentarsi a questi muniti della solita lista dell’ attrezzatura, redatta su carta intestata e farsela controfirmare dai doganieri, al fine di poter dimostrare, al rientro in territorio italiano, che è la stessa che è stata portata oltre confine e che non è materiale acquistato all’estero.